TUTTO FA BRODO

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Con ArkeoGustus, prepariamo la macchina del tempo ed andiamo un poco avanti, diciamo fino al Medioevo, dal 476 d. C fino al 1453, anche se le date sono incerte.

Nell’Alto Medioevo, il cavaliere che difende il popolo e se stesso è il bellator, che dimostrava il suo potere attraverso il cibo e con i suoi banchetti imbanditi. Il nobile medievale mangia soprattutto carne in grande quantità, meglio se quella dei grandi animali cacciati, orsi, cervi, caprioli, perché si pensava che fosse il modo per acquisirne le caratteristiche intrinseche.

La preferiva arrostita, speziata e senza limiti e questo ovviamente procurava ben grandi malattie, come la gotta. Ma questo sembrava non destare preoccupazione. Pensate che i cronisti del re Carlo, raccontano che l’imperatore era solito avere quattro tipi di carne per ogni pasto più gli arrosti che i suoi cacciatori gli preparavano sullo spiedo.

Le uniche astinenze imposte erano collegate ai precetti religiosi, quando nei giorni di magra la carne era sostituita dal pesce.

La carne più conosciuta era senza dubbio quella di maiale e di cinghiale e la differenza sostanziale che si notava subito era l’abitudine a sfruttare i boschi e gli ambienti circostanti per la caccia, mentre i romani raccoglievano frutti e così succedeva che da una parte Tiberio innalzava il pane ad elemento migliore in assoluto, dall’altra no, erano le proteine animali.

Nella cucina del medioevo, il cuoco aveva un segreto ed era una preparazione che non poteva mai mancare, il brodo. Il migliore era quello di cappone (mi ricorda qualche ricetta regionale romagnola!), ma si utilizzava anche il pollo o la carne bovina. In ogni caso doveva essere molto grasso ed ingiallito dallo zafferano.

Ingredienti: carne di gallina, o cappone o bovina, erbe aromatiche, cipolla o porro, carota, sale. La preparazione è uguale alla nostra ossia si mettono gli ingredienti in acqua fredda e si lasciano cuocere finche la carne non diventa tenera ed il liquido di una giusta consistenza. Noi poi lo puliamo dalle scorie in eccesso mentre in passato TUTTO FACEVA BRODO davvero.

Scena di un banchetto nobile medievale

Bibliografia:

L. Pouvier, L’Europe se met à la table, Bruxelles 2000, p.46.

M. Montanari, cit. p.20.

R. O. Valentini, Alla tavola del nobile medievale, Ed. Penne e Papiri, 2014.

Dott.ssa Claudia Fanciullo

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