La mia storia

Mi presento: sono ArkeoGustus®

Sono Claudia Fanciullo, archeologa e appassionata di storia della gastronomia ed ho deciso di dedicare la mia vita ad un progetto molto particolare, sicuramente unico nel panorama italiano, concepito come modus operandi differente nello studio divulgativo dell’archeologia.

ArkeoGustus® nasce nel 2017, un anno dopo il conseguimento della laurea magistrale in Ricerca, Documentazione e Tutela dei beni archeologici a Ravenna, quando ho sentito il richiamo alle origini gastronomiche che l’istruzione spesso non ci concede il lusso di sviluppare nel corso degli studi.

Cosa mi abbia spinto verso questa direzione è di sicuro la manualità legata a certi riti che si tramandano da generazione in generazione e che di certo non ha escluso la storia della mia famiglia, così ho deciso di approfondire l’origine di queste ricette rendendomi conto in prima persona che alcune abitudini non sono solo tali per consuetudine ma derivano da azioni protratte nel tempo e che hanno reso possibile il concetto di cucina come lo intendiamo noi.

ArkeoGustus® ricalca in pieno questo pensiero e vuole renderlo fruibile al punto da abbattere le barriere concettuali della storia e dell’archeologia accademica diventando marchio registrato nel 2019.

Ho iniziato dalle basi, frequentando un corso di cucina abilitante alla professione e partecipando attivamente agli stage formativi, pur avendo, rispetto alla media, un’età relativamente grande. Questo però mi ha permesso di acquisire consapevolezza e dopo una serie di esperienze in ambito ristorativo, ho imparato molte tecniche che poi ho iniziato a studiare dal punto di vista storico: una fra tutte di sicuro la realizzazione della pasta tirata a mano. Abbinando testi di storia, visitando musei e ricercando i materiali che potessero aiutarmi a strutturare ArkeoGustus®, mi sono ritrovata immersa in un concetto di archeologia viva, qualcosa di intuitivo ma con tanta voglia di essere raccontata attraverso un metodo divulgativo più disinvolto e alla portata di tutti e così ho deciso di aprire un blog e lavorare con i social media: un metodo moderno per raccontare le fonti antiche.

Da questo momento in poi nasce davvero ArkeoGustus®.

Il progetto si rivolge a più periodi storici perché la storia è un filo unico e non è una sezione di ogni epoca: tutto cammina in parallelo e tutto è collegato.

La prima sfida che mi prefissai fu quella di studiare il primo gastronomo della Roma Antica, Marco Gavio Apicio che con il De re coquinaria, una raccolta di dieci libri divisi per categorie, ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di gastronomia antica. Decisi dunque di preparare una ricetta per ogni suo libro trovando tantissime difficoltà sia nella realizzazione delle stesse ricette, sia nella reperibilità delle materie prime. Così iniziai a ricercare i piccoli produttori italiani che ancora coltivano materie prime quasi dimenticate, trovando molte volte dei muri che avrei voluto assolutamente abbattere per promuovere e rendere fruibili queste conoscenze. A volte ci sono riuscita altre no.

Nel mio progetto convergono lezioni di storia e archeologia dell’alimentazione anche attraverso i materiali esposti nei musei piccoli e grandi così da dare spazio alle istituzioni museali che fanno parte del mio bagaglio di studi.

Considerevole è anche tenere a mente che riproporre delle ricette antiche non significhi in nessun modo raccontare dei falsi storici. Questo è il messaggio che spesso tendo a ricordare a chi segue il progetto.

Come far convergere le passioni con il percorso di studio nei beni culturali?

Dopo circa sette anni di sviluppo social e di articoli di ricerca decido che ArkeoGustus® doveva evolvere per forza di cose e lo doveva fare in modo moderno pur trattando argomenti “antichi”. Così decisi di coinvolgere archeologi e cuochi appassionati , docenti di cucina, che di tanto in tanto, attraverso lo studio dei propri territori, con il proprio lavoro, potessero trasformare quel blog in un sito, un rivista ricca di spunti nuovi di divulgazione mentre io, attraverso dei vlog e le sperimentazioni in una piccola cucina domestica adibita a laboratorio, ero intenta a creare la prima linea di prodotti dedicata al mondo antico: le Conserve Antiche.

ArkeoGustus® diventa una piccola attività d’impresa.

Le conserve sono quanto di più tangibile si possa parlare in merito al fare archeologia esperienziale e sperimentale. Ogni prodotto racchiude in se anni di studio e di perfezionamento sulla ricetta fatti per abbracciare i gusti moderni ma ricordandosi che, aprendo un vasetto, è possibile viaggiare nel tempo direttamente da casa propria e con la famiglia, raccontando una storia e assaporandola.

La linea nasce per accompagnare i formaggi, le verdure ma anche il pane e tutto ciò che possa essere inteso con il concetto di antipasto, come gli antichi romani ci insegnano parlando di gustatio, questa apre lo stomaco ed invita alla conversazione. Non si tratta di mangiare ma di sperimentare. I prodotti sono stati elaborati attraverso studi di settore come il marketing, il design, la scelta dei colori e dei vasetti, la scelta del produttore: tutte cose che non avrei mai pensato di imparare così in fretta.

Mi sono dunque ritrovata a dover gestire una vera e propria attività in via di sviluppo fino all’ufficiale partita iva a Gennaio 2022.

ArkeoGustus® si occupa di sviluppare e ricercare ricette antiche e di divulgarle attraverso eventi, laboratori, archeocene, comunicazioni museali, collaborazioni editoriali e molto altro.

Le difficoltà, dunque, sono state moltissime ma alla fine ciò che conta è sempre come si inizia, gli insegnamenti ricevuti a non demordere e la speranza di non finire mai ma di migliorare sempre.

Del resto, considerando le enormi ricchezze del nostro Paese mi auguro di riuscire ad essere promotrice di studi meno austeri e più aperti, come dovrebbe essere il mondo accademico e che, a parte qualche caso raro che ho avuto la fortuna di conoscere, purtroppo non è. Spetta alla nuova generazione cambiare le cose ed io, nell’attesa, vi preparo qualcosa di buono e che profuma di storia.

Come ripeto spesso alla fine di un articolo di ricerca, di una ricetta o di un video: l’archeologia è servita!

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