Nel cuore della Costiera Amalfitana, il piccolo borgo marinaro di Cetara, famoso per la sua tradizione peschereccia, ha inaugurato un nuovo punto di riferimento culturale: il Museo della Colatura di Alici. Questo spazio espositivo celebra una delle eccellenze gastronomiche locali, la Colatura di Alici, un condimento dalle radici antiche e dal gusto inconfondibile, che da secoli rappresenta l’anima culinaria e identitaria del borgo.
La Storia della Colatura di Alici: Un Ponte con il Passato Romano
La colatura di alici è il risultato di una lunga tradizione legata alla conservazione del pesce, una pratica tramandata di generazione in generazione. Le sue origini affondano nei metodi di salagione del pesce utilizzati dai monaci cistercensi nell’antico convento di San Pietro a Cetara già nel Medioevo, ma esiste una sorprendente continuità con un condimento molto più antico: il Garum dei Romani.
Il Garum, ampiamente utilizzato nell’antica Roma, era una salsa ottenuta dalla fermentazione di pesci interi o parti di essi in sale. I Romani lo consideravano un bene prezioso, utilizzato in cucina come oggi faremmo con il sale o le spezie, e ne apprezzavano le proprietà nutritive. A Cetara, il Garum ha trovato una sua evoluzione nella colatura: il procedimento artigianale, pur essendosi perfezionato nei secoli, conserva un legame profondo con quel condimento romano, mantenendo l’utilizzo del sale e delle acciughe come base.
L’Antico Processo della Colatura
La produzione della colatura inizia ogni primavera, quando i pescatori di Cetara raccolgono le alici nel Mar Tirreno, al largo delle coste campane. Le alici fresche vengono decapitate, private delle viscere e poi sistemate a strati alternati con il sale in appositi contenitori di legno chiamati “terzigni”. Questi barili vengono lasciati a fermentare sotto un peso, consentendo al liquido prodotto dalla pressione e dalla fermentazione di defluire lentamente. Questo liquido, filtrato e fatto maturare per diversi mesi, diventa la preziosa Colatura di Alici, una vera e propria essenza del mare che arricchisce i piatti della tradizione locale.
Con l’apertura del Museo della Colatura di Alici, Cetara non solo preserva ma promuove questa antica tradizione, rendendola accessibile a un pubblico sempre più ampio. Il museo si pone l’obiettivo di raccontare la storia e il valore culturale della colatura, esplorandone le origini e i metodi di produzione attraverso un percorso interattivo e multimediale.
Le sale espositive del museo guidano i visitatori in un viaggio nel tempo, partendo dall’antica pratica del Garum romano fino all’attuale produzione artigianale della colatura. Documenti storici, utensili tradizionali e immagini d’epoca offrono una prospettiva dettagliata della vita dei pescatori e delle famiglie che hanno dedicato la loro vita a questa lavorazione.
Le Attività del Museo: Tradizione e Innovazione
Il Museo della Colatura di Alici non è solo un luogo di esposizione statica, ma anche un centro attivo che propone laboratori e degustazioni per coinvolgere direttamente i visitatori. Tra le attività principali ci sono:
– Laboratori pratici sulla salagione delle alici: i visitatori possono assistere al processo artigianale e provare con mano le fasi iniziali della preparazione.
– Percorsi di degustazione: il museo organizza incontri enogastronomici dove è possibile assaporare la colatura abbinata ai piatti tipici locali, come gli spaghetti con la colatura di alici, una vera specialità di Cetara.
– Eventi tematici e conferenze: il museo ospita incontri con esperti del settore gastronomico, cuochi e storici della cucina, approfondendo i vari aspetti culturali e scientifici legati alla colatura.
L’apertura del museo rappresenta un grande passo verso la valorizzazione della cultura locale. Si tratta di un punto di riferimento non solo per i visitatori interessati alla gastronomia, ma anche per chi desidera comprendere la simbiosi tra il mare e le comunità costiere, che da millenni vivono in armonia con le risorse marine.
Un Futuro di Promozione e Salvaguardia
Con l’istituzione del Museo della Colatura, Cetara rafforza il suo impegno per la protezione e la promozione di questa tradizione. In un’epoca in cui molte pratiche artigianali rischiano di perdersi, il museo rappresenta una risorsa preziosa per tramandare il sapere antico alle nuove generazioni. Grazie alla partecipazione attiva di pescatori locali e delle loro famiglie, che ancora oggi producono colatura secondo i metodi tradizionali, questo sapere rimane vivo e radicato.
Il Museo della Colatura di Alici è dunque molto più di uno spazio espositivo: è una finestra sulla storia di Cetara e sulla sua profonda relazione con il mare, un luogo in cui passato e presente si incontrano, e dove ogni goccia di colatura racchiude secoli di tradizione.
Cetara ha dato vita a un progetto culturale che non solo preserva un’antica tradizione gastronomica, ma la proietta verso il futuro, rendendola patrimonio di tutti.
Articolo scritto da
Claudia Fanciullo
Archeologa-chef
