Etruria in cucina

Non vi aspettate di entrare in una cucina attrezzata perché non avevano camini e di conseguenza si cucinava in grossi calderoni appoggiati su fuoco all’aperto o su spiedi.

La cucina etrusca alternava la cipolla all’aglio, alimenti curativi e afrodisiaci. I servi mangiavano tante cipolle crude condite con sale mentre i nobili la mangiavano solo cotta.

In alcune zone si mangiava di più l’aglio e lo concimavano con la cenere mentre il porro era più utilizzato in una cucina popolare. Per l’alloro invece possiamo affermare che si utilizzasse con le carni e c’è chi testimonia, con i suoi studi toponomastici che il termine “Lauretum” significasse proprio “bosco di alloro popolato da cervi”. Le carni erano arrostite o bollite come testimoniano i corredi funebri con alari e spiedi.

Molto gradite erano le minestre di cereali e legumi (nell’articolo precedente ne troverete una) e di verdure dell’orto, il tutto accompagnato da frittelle e focacce. La frutta si mangiava fresca o la si lasciava macerare e fermentare per dare vita a bevande a basso contenuto alcolico. Non dimentichiamoci del vino fatto fermentare in anfora (per il procedimento cerca l’articolo che ho scritto sulla vinificazione).

Ma c’è altro, il cibo veniva posto su un vassoio sul quale si poggiava un coperchio a campana circondato da braci calde ammucchiate sopra e attorno. Questa tecnica, chiamata dai Romani “sub testu”, era il nonno della cottura al forno.

La “spesa” la faceva soprattutto l’uomo per ciò che concerne la carne ( rito sacrificale) mentre il cucinare era un’azione femminile. Si lavorava con il “mortarium“, recipiente in pietra utilizzato prevalentemente per preparare la farinata di cereali, detta “puls”, ma una cucina completa disponeva di molti altri utensili come i recipienti per le acque, scodelle, piatti, pentole in ceramica grezza.

Ovviamente non potevo lasciarvi senza RICETTA ed ho pensato di proporvi proprio il PULTES.

Pultes

Foto Printerest

INGREDIENTI

grano spezzato o tritello

cervella di buoi o maiale tritati

vino

pepe pestato

sale e spezie

PROCEDIMENTO

Se avete preparato una polenta odierna allora sarà molto facile per voi.

Fate bollire l’acqua col grano e girate continuamente. Quando sarà addensato aggiungervi la carne trita e portare a ebollizione aggiungendo il vino, il pepe, il sale e spezie varie. Il pultes ottenuto potrà essere arricchito con del miele se lo vorrete.

Presentare la pietanza, raffreddata, tagliata a fette oppure in ciotole.

Dott.ssa Claudia Fanciullo

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