Erbe mediche dell’antichità: aneddoti e curiosità

Vi siete mai chiesti come le piante e le erbe influiscano sulla nostra vita? Avete mai notato che spesse volte una tisana ci regala enormi benefici, oppure che una pomata naturale, realizzata in farmacia, ci da un sollievo immediato?

Questo succede grazie alle infinite proprietà curative che le erbe e piante mediche posseggono e che già gli antichi conoscevano e padroneggiavano. Fra i primi esperti in medicina si annoverano gli Egizi: basti pensare che esisteva una casta composta da medici-sacerdoti al servizio del Faraone, che sistematicamente codificava ed elaborava nuovi medicamenti; in particolare, molti di questi rimedi sono contenuti nel “papiro di Ebres” rinvenuto nel 1862 dall’Egittologo Edwin Smith in una tomba di Tebe appartenuta probabilmente ad un medico, che contiene 811 prescrizioni con elencati i componenti, le quantità, le modalità di preparazione dei farmaci. Le piante sono gli ingredienti principali di tutti queste soluzioni. Inoltre, fra i principali leganti di questi medicamenti sono annoverati il latte, la birra e l’acqua con l’aggiunta di altri elementi di origine animale. Imprescindibile e pluriraffigurato accanto ai medicamenti vi è (quasi sempre) l’elemento religioso: sono abbondanti le raffigurazioni di Osim figlio di un re ed esperto nella conoscenza di erbe e droghe, Iside dottissima nelle preparazioni erboristiche e Thot il dio della medicina.

Sempre relativamente alla medicina egizia non si può non nominare la pianta dell’Aloe. Gli egizi la definivano “la pianta dell’immortalità” ed è presente nelle raffigurazioni già dal 4000 a.C. e veniva utilizzata anche nelle pratiche dell’imbalsamazione. Inoltre abbiamo notizia dell’uso dei lassativi come fichi, datteri e olio di ricino. Le noci di galla di quercia erano utilizzate per le ustioni, mentre la menta (usata oggi in preparazioni gastronomiche di ogni genere) era consigliata per la cura dei disturbi gastrici. La maggiorana era utile per la cura dell’emicrania, mentre l’edera per l’artrite. Andando avanti nel tempo ci imbattiamo poi nei grandi medici greci da Ippocrate a Galeno approfondiscono la conoscenza delle piante e delle erbe creando rimedi sempre più puntuali e ancor oggi validi per i piccoli acciacchi quotidiani. Non mancano i riferimenti ai farmaci, i pharmakà e alle erbe nei grandi capolavori dell’epica greca : ne è un esempio la Maga Circe che con i suoi veleni irretiva i sensi di tutti gli avventori di Eaa, l’isola nominata nell’Odissea e sua dimora.

Nel Medioevo si affinano anche gli strumenti per la realizzazione dei farmaci. Lo strumento cardine era il mortaio di varie forme e dimensioni utile a sminuzzare e triturare tutte le piante che andavano a comporre il farmaco. Ogni tipo di preparazione prevedeva un mortaio di materiale diverso: in porfido o altre pietre lisce, oppure in bronzo o in legno.

E dopo questa breve carrellata…. Ecco alcune info utili sulle erbe di tutti i giorni:

Basilico (ocinum balisicum): erba estremamente profumata e fragrante le cui foglie trovano uso diffusissimo nella cucina mediterranea. I termine deriva dalla parola greca basilikon che significa “pianta reale e maestosa”. Le principali proprietà del basilico è quella di antibatterico particolarmente indicato per gli stafilococchi. Inoltre, è particolarmente utile come antinfiammatorio, come curativo per alleviare i sintomi di asma e artrite reumatoide e come mio rilassante.

Lavanda: Pianta particolarmente odorosa è utile per alleviare le infiammazioni ed è particolarmente indicato per il mal di testa.

Menta: La menta, come già scoperto dai popoli antichi, ha molteplici usi e funzioni. Utile per alleviare le cefalee e le emicranie e utilissima per placare la tosse e per decongestionare le vie respiratorie.

Finocchio selvatico: Largamente diffuso nella cucina mediterranea nella preparazione di carni e pesci, oltre che come condimento per la pasta, ha effetti benefici anche nella realizzazione di tisane depurative.

Queste sono solo alcune delle erbe che possediamo e utilizziamo tutti i giorni che, insieme alla scienza e la medicina, possono esserci utili per stare meglio!

E perché non iniziare a coltivarle in balcone?

Dott.ssa Elisa Papi