
Riaprendo finalmente al pubblico, i musei civici di Bologna raccontano, in un’inedita modalità volutamente corale, le principali attività che sono state realizzate nel corso di questi ultimi mesi e le nuove iniziative espositive che attendono i visitatori: cura e conservazione del patrimonio, riallestimenti delle collezioni, nuove mostre temporanee, interventi di riqualificazione degli spazi, pubblicazioni di studio, iniziative didattico-educative, oltre alle molteplici iniziative nella sfera digitale che continuano a mantenere vivo il rapporto con il pubblico. Musei aperti, pronti ad accogliere i visitatori con tante novità.
Le parole d’ordine emerse dalla conferenza stampa tenutasi oggi in streaming alle ore 12 sulla piattaforma online hanno dato adito a pochi dubbi: sicurezza, riqualificazione, illuminazione delle sale, laboratori.
Nello specifico interesse legato alla nostra strada editoriale, ho trovato interessante il lavoro nel complesso archeologico del Museo Civico di Bologna: la sala del ripostiglio di San Francesco, una delle sale della collezione etrusca più amate dal pubblico e di grande importanza scientifica, avrà presto un nuovo aspetto grazie a una revisione dell’impianto illuminotecnico ed espositivo. L’intervento di riqualificazione, finanziato dall’ex Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, prevede il recupero delle vetrine ottocentesche, in linea con la tradizione museografica del museo, rese più funzionali secondo gli attuali standard espositivi seppure intatte nel loro fascino originario.
L’illuminazione interna, ora assente, consentirà una migliore fruizione delle migliaia di oggetti
che compongono questo eccezionale complesso archeologico datato all’età del ferro (fine VIII
– inizi VII sec. a.C.). Rinvenuto da Antonio Zannoni nel gennaio 1877 presso l’omonima basilica,
il ripostiglio è composto da circa 15.000 oggetti di bronzo deposti all’interno di un grande vaso
di terracotta, per un peso complessivo di oltre 14 quintali. Si tratta di oggetti rotti destinati
alla rifusione, non finiti, scarti di lavorazione, pani di metallo, che hanno portato a interpretare questo ritrovamento come il deposito di un fonditore. I materiali offrono una preziosa documentazione della vita quotidiana di Bologna etrusca. L’allestimento, pur mantenendo l’originario criterio tipologico, sarà arricchito da nuovi apparati espositivi e multimediali. ArkeoGustus sarà li per documentare tutto, ovviamente!
Prosegue anche l’attività sui canali social del museo con #Archeopillole #aportechiuse, le pillole cariche di informazioni curiose per vivere l’archeologia come un racconto e non come mere informazioni tecniche. Oltre a far rivivere sotto una luce brillante ed insolita gli antichi reperti,
questi appuntamenti danno conto anche delle attività scientifiche condotte dal museo, come
nel caso del Digital Greek and Latin Epigraphy Workshop organizzato tra il 26 e il 29 gennaio
2021 dal Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, che ha utilizzato le
pietre del Lapidario del museo per permettere agli studenti stranieri di cimentarsi con l’epigrafia antica.
L’offerta digitale rivolta ad adulti e ragazzi continua inoltre con la serie Vi aspettiamo a casa
vostra a cura di ASTER e delle archeologhe del museo. Una possibilità di conoscere storie anche
a distanza e di cimentarsi in attività laboratoriali.
Il tema del cibo viene , per fortuna, ancora una volta sviluppato nell‘Area patrimonio industriale e cultura tecnica gestito dalla dott.ssa Maura Grandi che, tra le mostre e le attività, vede collaborare il museo ad un progetto denominato Il cibo del lavoro, con l’Istituto Scappi di Castel San Pietro. Protagonisti sono 5 gruppi classe impegnati in un percorso per le competenze trasversali dedicato all’approfondimento della realtà delle mense aziendali operaie, diffuse come primo esempio di welfare aziendale.
A Bologna nel Dopoguerra la mensa interna sorge in numerose fabbriche (tra le prime la Ducati
e la Minganti) come primo esempio di welfare aziendale. Il percorso consentirà agli studenti di
analizzare fonti scritte e fonti orali, documenti d’archivio in possesso del museo e intervistare
ex operai ed ex dirigenti delle Officine Minganti.
Numerosi gli aspetti che saranno affrontati: standard alimentari e diversità nutrizionali correlate all’evoluzione delle diete; aspetti enogastronomici e culinari del contesto (ingredienti, modalità di preparazione e conservazione, allestimento, etc.); le implicazioni sociali, inerenti ad
esempio alla scansione dei tempi del lavoro; le modalità comunicative del periodo storico preso
in esame (menù, locandine, grafica).
Al termine degli approfondimenti, seguirà la progettazione di un evento didattico divulgativo:
l’allestimento di una cena che raccolga i risultati della ricerca mediante la rivisitazione di
menù aziendali ritenuti esemplificativi. Saranno inoltre realizzate azioni mirate alla comunicazione e gestione dell’evento attraverso laboratori didattici e interdisciplinari.
Interventi davvero molto stimolanti considerando la situazione avversa per la cultura in questo periodo, che ci coinvolgono inevitabilmente. Hanno partecipato presentando le novità della realtà museale bolognese:
Matteo Lepore assessore alla Cultura e Promozione della città Comune di Bologna
Roberto Grandi
presidente Istituzione Bologna Musei
Maurizio Ferretti
direttore Istituzione Bologna Musei
Paola Giovetti
responsabile Area Archeologia
Massimo Medica
responsabile Area Arte Antica
Lorenzo Balbiresponsabile Area Arte Moderna e Contemporanea
Jenny Servinoresponsabile Area Musica
Maura Grandi responsabile Area Patrimonio Industriale e Cultura Tecnica
Roberto Martorelli referente progetto valorizzazione Certosa di Bologna per il Museo civico del Risorgimento | Area Storia e Memoria
ArkeoGustus ringrazia per l’invito esclusivo e se volete visitare queste realtà così coinvolgenti, non dimenticate che potete già farlo!
Le sedi espositive dell’Istituzione Bologna Musei riaprono con nuovi orari da martedì 2 feb-
braio 2021.
Rimangono confermate tutte le misure di sicurezza già adottate dall’Istituzione tra maggio e ot-
tobre 2020: acquisto on line dei biglietti, ingresso per slot numerici in base alla capienza degli
spazi, misurazione della temperatura con termo-scanner, distanziamento interpersonale, obbli-
go di mascherina, disponibilità di gel igienizzanti.
NUOVI ORARI DI APERTURA IN VIGORE DAL 2 FEBBRAIO 2021
Di seguito il dettaglio degli orari di apertura nei musei aperti da martedì 2 febbraio:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi | via Don Minzoni 14
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì h 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Casa Morandi | via Fondazza 36
aperto: giovedì e venerdì h 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì e festivi
Museo per la Memoria di Ustica | via di Saliceto 3/22
aperto: giovedì e venerdì h 14-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì e festivi
Museo Civico Archeologico | via dell’Archiginnasio 2
aperto: lunedì e mercoledì h 10-14 | giovedì h 14-19 | venerdì h 10-19
chiuso: sabato, domenica, martedì e festivi
Museo Civico Medievale | via Manzoni 4
aperto: martedì, mercoledì, giovedì h 10-18.30 | venerdì h 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
aperto: martedì, mercoledì, giovedì ore 10-18.30; venerdì ore 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Strada Maggiore 44
aperto: martedì, mercoledì, giovedì h 9-14; venerdì h 10-19
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo internazionale e biblioteca della musica | Strada Maggiore 34
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì h 11-13.30 / 14.30-18.30
chiuso: sabato, domenica, lunedì e festivi
Museo del Patrimonio Industriale | via della Beverara 123
aperto: lunedì, venerdì h 10-18.00
chiuso: sabato, domenica, martedì, mercoledì, giovedì e festivi
Museo civico del Risorgimento | Piazza Carducci 5
aperto: martedì, giovedì h 14-18; venerdì h 10-14
chiuso: sabato, domenica, lunedì, mercoledì e festivi
Direi FINALMENTE!
Claudia Fanciullo