
Il caffè è la seconda bevanda più consumata dopo l’acqua con quasi tre miliardi di tazze al giorno nel mondo. I maggiori bevitori però non sono italiani ma finlandesi, seguiti dai norvegesi. Ebbene sì, questa bevanda così famosa ha una storia recente ma comunque davvero articolata perché la pianta da cui si traggono i chicchi, nasce nella fascia tropicale e i raccolti vengono trasportati in sacchi di juta attraverso le vie dei mercati internazionali.
Ogni popolo, nel tempo, ha sviluppato differenti modalità di preparazione pur non essendo una bevanda necessaria alla sopravvivenza ma bevuta per mero piacere. Arriva dell’Oriente alla fine del Cinquecento e dopo essersi diffuso nell’Impero Ottomano, a Damasco e a Costantinopoli nascono i primi luoghi di degustazione fino ad arrivare in Europa passando da Venezia. Nel Seicento compare tra i banchi dei venditori di spezie ma é a metà del XVIII secolo inizia il boom di questa bevanda. Infatti è Napoli a diventare la capitale del caffè grazie all’invenzione della caffettiera napoletana, detta cuccumella, nella quale l’acqua bollente passa dentro un serbatoio attraversa il filtro contenente le polvere di caffè che viene fuori capovolgendo la macchinetta. Nel Novecento nasce poi l’espresso brevettato nel1884 da Angelo Moriondo. Successivamente fu la macchina Victoria Arduino, di Torino e la Cimbali di Milano.
Bibliografia
M.Liverani, Atlante di Geogastronomia, Rizzoli. 2020.