
Stamattina abbiamo introdotto l’argomento sui nostri canali social ma è comunque importante provare a trovare delle testimonianze archeologiche e storiche su un elemento imprescindibile per la nostra vita che spesso non viene assolutamente trattato.
L’acqua era alla base di molte bevande, come l’idromele, la birra e certi vini leggeri. Succedeva molto costantemente che venisse bevuta in sostituzione al vino che era disponibile non per tutti e questo ce lo dice Catone il Vecchio (Plu. Cato major, 1, 133.) e molti libri di storia. Serviva anche ai viaggiatori che la disinfettavano sempre prima di berla, come ci suggerisce Plinio (31,31-40,71), infatti solo le sorgenti potevano garantire la purezza dell’acqua ed avere effetti curativi ma solo se bevuta sul posto.
I vini troppo forti si diluivano in acqua fresca e lo stesso Nerone ebbe l’idea di farla bollire prima di rinfrescarla con la neve (Plinio, 31,4-12.). A Tivoli, infatti, quando fa caldo si beve “l’acqua di neve fusa”.
Dott. Ssa Claudia Fanciullo