
Marco Porcio Catone, detto il Censore(234-149a. C), deve la sua fama all’avversione verso Cartagine, eterna nemica di Roma ed alla frase, Carthago delenda est, ossia Cartagne deve essere distrutta.
Meno noto è l’aneddoto che sto per raccontarvi e che è ricordato da Plutarco: Catone vuole convincere il Senato che il pericolo di Cartagine è serio e per provarlo porta dei fichi profumati e belli, proveniente da lì e appena colti. Questa era una prova certa che il nemico fosse dietro l’angolo. Questo aneddoto sarebbe davvero scarno per poter considerare la figura di Catone tra i cuochi o i gastronomi antichi se non fosse che scrisse il De agri cultura, un testo dedicato all’agricoltura e alla conservazione e trasformazione dei prodotti della terra, dal quale possiamo anche ricavare informazioni utili legate ai mercati di Roma e alle cucine del popolo.
Dott.ssa Claudia Fanciullo
BIBLIOGRAFIA
Catone, Opere, a cura di Paolo Cugusi eMaria Teresa Sblendonio Cugusi, 2 voll., Utet, Torino 2001.