Benvenuti nell’Antica Grecia

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La nostra macchina del tempo ci porta indietro dal Medioevo all’Antica Grecia per questa settimana.

Cercheremo di carpire i segreti dell’alimentazione di questo periodo storico, facendo riferimento anche a vari esempi di menù.

Come erano organizzati i pasti?

Quali alimenti erano tra i più noti?

SALITE A BORDO E PARTIAMO!

Antique column icon in outline style isolated on white background. Greece symbol vector illustration.

I Greci di solito consumavano tre pasti al giorno. All’alba facevano colazione (àriston) con una focaccia,del vino e delle olive (sembra quasi la colazione ligure…); verso mezzogiorno mangiavano uno spuntino leggero (dòrpon) e alla sera si riunivano per consumare il pasto principale della giornata (dèipnon).

Le raffigurazioni di banchetti, frequenti nell’arte greca e sui vasi figurati, lasciano intuire che i commensali si sdraiassero sulla klìne, appoggiandosi sul gomito sinistro e davanti ad un tavolino per ospite, dove appoggiare le vivande.

Mangiare e bere erano due fasi separate durante il pasto serale. Infatti bere del vino era prerogativa del simposio. La tavola veniva sgomberata per lasciare posto a questa bevanda. Senofane ( fr. 1 Diehls) ci racconta che:

Il pavimento ora è lindo, e tutte le mani, le coppe […] il cratere campeggia pieno di buon umore, il vino è schietto, di quello che non tradisce, dolcissimo, e sa di fiore […] il biondo pane posa sulla tavola veneranda caricata di caci e miele pingue […] musica e festa avvolgono la casa.

Finito il pasto i convitati offrivano una libagione alle divinità, cantavano, usavano corone e bevevano del vino destinato al brindisi che, come ci racconta Anacreonte (fr. 43 Diehls), veniva mescolato all’acqua in un cratere e non si beveva mai puro. Era però il simposiarca a decidere la quantità di vino ma anche l’organizzazione degli intrattenimenti.

I passatempi erano il gioco, la conversazione, la musica. Il numero di partecipanti non andava spesso oltre le dieci persone ma tutto dipendeva da cosa si dovesse festeggiare. I banchetti dei più abbienti avevano a disposizione anche degli schiavi avvenenti che restavano in loco per allietare la serata agli ospiti.

IL PERSONAGGIO PIU’ IMPORTANTE ERA IL CUOCO!

Il màgeiros, era anche un macellaio e lo stesso termine veniva utilizzato per indicare colui che sacrifica gli animali agli dèi e questo continua a sottolineare il legame tra banchetto e religione.

Se vi è piaciuto lasciate un like, intanto noi ci rileggeremo domani per parlare di menù nello specifico.

Dott.ssa Claudia Fanciullo

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