La definizione di sala cattabia deriva dall’atto di mettere la salsa nel vaso, come prevedono tantissime ricette. Non vi ricorda una ricetta fresca?
Ebbene stiamo parlando dell’antenata della panzanella che ritroviamo nel IV libro del De Re Coquinaria di Apicio.

ArkeoGustus ha voluto proporvi una versione fatta con il pane alessandrino macerato nella posca e condito con un trito di pepe, miele, menta, coriandolo fresco, ricotta salata, acqua e un filo d’olio.
Ma che cosa significa “pane alessandrino” e “posca”?
La posca è una bevanda dissetante composta da acqua e aceto, infatti era la bevanda economica delle classi meno abbienti in contrapposizione al vino. Quando parliamo di pane alessandrino parliamo di un tipo di pane molto friabile, utilizzato in cucina e molto simile ai nostri biscotti di grano e alle freselle.
Vediamo assieme come preparare questo piatto che Apicio portava in tavola sul ghiaccio per mantenerne la temperatura.
INGREDIENTI
2 Biscotti di grano o freselle
40 gr di ricotta salata
1/2 Bicchiere di acqua e un dito di aceto di vino bianco
Un cucchiaino di miele
Menta e coriandolo q.b
Olio evo q.b
Pepe q.b
PROCEDIMENTO
Bagnare il pane biscottato con il bicchiere di acqua e aceto. Tritare nel mortaio del pepe, miele, menta, coriandolo.
Sminuzzare la ricotta e condirla con un filo di olio.
Strizzare il pane dell’acqua in eccesso ed unire sia le spezie sia la ricotta. Mescolare tutto e porlo in una bella ciotolina.
Servire freddo.

Buon appetito da Claudia Fanciullo