Gaio Mazio , autore di un libro di cucina, diede il suo nome ad una particolare varietà di mele destinata ad insaporire un piatto speciale a base di carne e pesce.
Ebbene si, la mela tagliata a dadini ancora oggi si presta particolarmente a ricettine veloci e fresche ma soprattutto corpose, basti pensare alle insalate scandinave e tedesche. La cucina fiorentina preferisce le mele renette da unire alla minestra di verdure, dall’altro lato i campani con la famosa mela annurca preferiscono mangiarla cotta per il mal di pancia e cruda a morsi per curare la pelle e lo stomaco.
Apicio ci parla di mele cotogne, <<Mala Cydonia>>, originarie di Creta e giunte sulle tavole romane grazie agli Etruschi. Nella storia sono vive ancora tradizioni legate ai ghiotti di mele che erano prevalentemente, cotte e si amalgamavano alle pietanze tanto che solo lo stomaco poteva accorgersi del beneficio. Col tempo anche il palato divenne più esperto e si cominciò ad abbinare la frutta alle carni, ma questa è un’altra storia.
Ma non era Gaio Mazio?
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E mi sa di sì! Ha ragione avrei dovuto accorgermene ma del resto sarebbe dovuto subito saltarmi all’occhio che chi pratica di gastronomia non può che essere “Gaio”.🤣
Grazie mille.
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