Riflessione del sabato sera

Res Magna est tacere” ossia 《Gran cosa è il tacere》diceva Marziale (Ep., Libro IV 80, 6) oppure “Favete lingus” cioè 《Non si parli》 diceva Ovidio nelle Amores, III, 2.

A volte è importante tacere, in effetti, si parla pure troppo ma queste frasi erano già ricorrenti in epoca antica, soprattutto nel campo del sacro.

Ancora oggi, per indicare la necessità di fare silenzio si usa portare l’indice alla bocca. La prima testimonianza di questo gesto arriva dall’Egitto nell’atto di un bambino, Horo-Arpocrate, figlio di Iside e Osiride e simbolo del silenzio iniziatico. Questo modello ha poi avuto la fortuna nella figura della Madonna che allatta il Bambino.

Il silenzio è una virtù anche per sviluppare la forza interiore o per conservare segreti. A Roma, Ara Pacis, c’è un particolare del fregio meridionale ove si evidenzia la figura velata che invita al silenzio e risale al 9 a.C.

Lo sapevate? Io no.

Dott.ssa Claudia Fanciullo

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