L’assassinio di un gatto in Egitto era considerato un reato molto grave tanto è vero che lo storico Diodoro Siculo racconta che la morte volontaria o accidentale del gatto e dell’ibis, veniva trattata con la punizione estrema senza aspettare nemmeno il processo. Questo era vero perchè il gatto rappresentava la dea felina Bastet ed era un animale sacro, degno di grandi onori come la sepoltura. Una famosa tomba di pietra contiene Ta-miu, la gatta di Thutmose vissuto nel 1360 a. C.
Bibliografia
Diodoro, Primo libro della Biblioteca storica (capitolo 82).
Il sarcofago del gatto si trova al Museo Egizio del Cairo.